Misure per l'inclusione abitativa DGR n.934/2023

                                                                                               

 

Nell’ambito del progetto linea 3 misure per l’inclusione abitativa DGR n 934 del 31 luglio 2023 – programma triennale di interventi cofinanziati dalla Cassa delle Ammende e, a seguito della co-progettazione avviata nel secondo semestre del 2023 dalla Regione del Veneto, Città SoLaRe si è costituita in associazione temporanea di scopo con Fondazione Esodo Onlus, Sine Modo APS, Arcisolidarietà ODV, Alternativa Ambiente Cooperativa Sociale

In questa cornice normativa Città SoLaRe, mediante un’equipe multidisciplinare appositamente formata, da aprile 2024 ha iniziato ad accogliere persone in misura alternativa al carcere in un contesto complessivo di tutela e di monitoraggio innescando processi evoluti di cambiamento.

L’accoglienza residenziale delle persone nasce dall’urgenza della messa in sicurezza e dalla necessità di avviare concreti percorsi di riabilitazione.  Si promuove, attraverso l’intervento sociale, un contesto protetto e tutelante, un setting affettivo all’interno del quale, a seconda delle progettualità individuali, si possa innescare un processo di cambiamento o mantenimento delle abilità residue.

Finalità generale è quella di avviare percorsi di reinserimento sociale a favore di 9 persone, di sesso maschile, italiane o straniere in possesso di regolare permesso di soggiorno, detenute nelle carceri di Padova e in esecuzione penale esterna.

Obiettivi specifici:

a) Offrire soluzioni abitative in modalità co-housing

b) Avviare percorsi di formazione e re-inserimento lavorativo

c) Stimolare la creazione di una rete di relazioni e percorsi di empowerment 

Azioni:

  1. segnalazione dei beneficiari da parte delle equipe delle Carceri e/o dell’UEPE e successiva presa in carico dell’equipe di Città Solare
  2. valutazione dell’opportunità d’inserimento nel progetto da parte dell'equipe multidisciplinare di Città Solare
  3. inserimento in appartamento e consegna kit d’ingresso con firma della documentazione relativa alla presa in carico;
  4. attivazione e gestione del Fondo di Corresponsabilità: una forma di risparmio di cui l’ospite potrà trarre beneficio una volta riconquistata la propria autonomia;
  5. percorsi di orientamento al lavoro finalizzati all’avvio di tirocini formativi extra murari e di percorsi di ricerca attiva di nuova soluzione lavorativa;
  6. gestione della convivenza 
  7. attivazione supporti volti al disbrigo delle pratiche burocratiche
  8. inserimento negli appartamenti di sgancio e autonomia.

L’equipe multidisciplinare ha il compito di sostenere l’individuo nella gestione dell’alloggio, nelle relazioni sociali tra cohouser, nelle relazioni di buon vicinato e di stimolarlo nel recupero o nella creazione di legami sociali che permettano l’integrazione all’interno della comunità in cui si trova valorizzando così le sue competenze.

Ogni presa in carico sarà personalizzata e condivisa tra l’equipe multidisciplinare e il beneficiario.

Punti chiave:

  • progetto personalizzato: viene sottoscritto un accordo formale nel quale vengono definiti i rispettivi impegni e i tempi di realizzazione degli stessi. 
  • regolamento di convivenza: presenta l’organizzazione del contesto alloggiativo. Costituisce, al momento della firma, un patto di permanenza e presa in carico. E’ strutturato in tre parti: condizioni per l’accoglienza, divieti, azioni funzionali alla tutela delle ospiti.
  • accompagnamento individuale risulta essere area di intervento strategica per sostenere concretamente il processo di cambiamento e per innescare variabili evolutive alle condizioni di difficoltà. L’azione in oggetto indirizza la progettualità ed incide visibilmente e con caratteristiche di necessità sugli ambiti sociali, sanitari, amministrativi e burocratici, formativi e occupazionali della persona. 

L’equipe di lavoro, nell’accompagnamento individuale, può assumere ruolo di: 

  • facilitatore di relazioni e processi 
  • riferimento di connessioni e supporti 
  • soggettività determinante nella relazione di aiuto

Gli accompagnamenti hanno valenza di pratico supporto e facilitazione (primo caso) quando riguardano aspetti relativi l’ambito dell’inclusione sociale; hanno invece valenza educativa (secondo caso) quando riguardano l’ambito dell’assistenza, della cura e della manutenzione del progetto di assistenza individuale (PEI). 

Del primo caso fanno parte gli accompagnamenti di tipo amministrativo e burocratico per il disbrigo delle pratiche e per il rilascio dei documenti dalla pubblica amministrazione o per l’avvio di procedure che possano far ottenere particolari servizi e/possibilità (iscrizione anagrafica, iscrizione servizio sanitario nazionale, screening sanitario e visite mediche specialistiche, procedura per ottenimento invalidità o forme pensionistiche, procedura domanda case edilizia popolare, eventuale iscrizione centro per impiego e patto di servizio). 

Del secondo caso fanno parte tutti gli accompagnamenti con valenza educativa che prevedono il confronto e la condivisione in merito al PEI talvolta con la partecipazione delle altre soggettività coinvolte (monitoraggi e verifiche con i servizi specialistici) o che prevedono la funzione del tutoraggio in merito ad una particolare iniziativa di tipo formativo/occupazionale.

  • orientamento e accesso ai servizi del territorio: si garantisce l’informazione, l’orientamento e l’accompagnamento ai servizi del territorio e ai servizi di assistenza medico-sanitaria. 
     
  • orientamento e accompagnamento nella ricerca del lavoro e individuazione di opportunità di tirocinio per il miglioramento della condizione economica di partenza. Gli interventi ed i servizi personalizzati, attraverso la partecipazione attiva dei beneficiari, sono strutturati mediante colloqui informativi con l’obiettivo dell’orientamento 
     
  • piano di educazione finanziaria (PEF) e attivazione di strategie di gestione delle spese nonché di educazione al risparmio.